Uno dei capolavori indiscussi dell’arte del Novecento, nonché emblematica espressione del linguaggio artistico del suo autore, la Maternità del pittore cortonese Gino Severini ha lasciato la sua abituale sede del MAEC di Cortona, per prendere parte alla mostra intitolata “Solo Gino Severini“, visitabile fino al 10 ottobre 2019 presso il Museo del Novecento a Firenze.
Il Museo di Cortona ha colto l’occasione del prestito per avviare uno studio scientifico sull’opera, a cura del dottor Marco Raffaelli, fisico del CNR – Istituto Nazionale di Ottica di Firenze, e del professor Mattia Patti del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
Gli studiosi hanno compiuto un’indagine ad ampio spettro sulla tela, utilizzando tecniche e tecnologie all’avanguardia per lo studio delle opere d’arte, come la scansione riflettografica multispettrale, la fotografia in luce diffusa ad altissima risoluzione, la fotografia in luce radente ad altissima risoluzione e la fotografia in fluorescenza UV.
Lo scopo di queste analisi è quello di indagare le caratteristiche dei materiali utilizzati per la realizzazione del quadro, e di vedere e documentare ciò che a occhio nudo non è possibile apprezzare, come eventuali ritocchi fatti negli anni successivi alla realizzazione e, soprattutto, il disegno preparatorio che si cela sotto al dipinto.
I dati raccolti saranno ora oggetto di studio da parte dell’Università di Pisa, che potrà svelarci cosa si cela sotto la celebre tela del pittore toscano, fornendo preziose informazioni sulle fasi preparatorie e conservative dell’opera.