Venerdì 21 febbraio alle ore 17:00 presso la Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa (Piazza Aranci 35, Massa), si svolgerà la conferenza della Prof.ssa Elisabetta Starnini sul tema Uomini e orsi alle grotte di Toirano (SV). I primi risultati di una ricerca multidisciplinare.
La conferenza è organizzata da Italia Nostra – sezione di Massa e Montignoso. Coordina l’incontro Bruno Giampoli, presenta Imo Furfori, introduce Vincenzo Formicola.
Le grotte di Toirano
Le grotte di Toirano (Savona) consistono in un complesso carsico noto dalla fine dell’800 e costituito da varie cavità di notevole bellezza per la varietà delle formazioni stalagmitiche e dei fenomeni naturali che le hanno modellate nel corso dei millenni.
Oltre al valore speleologico, le grotte sono di grande interesse paleontologico ed archeologico per le testimonianze umane e i resti di fauna che vi sono stati rinvenuti.
I reperti più importanti sono costituiti da impronte di piedi, tracciati digitali, segni carboniosi e palline di argilla aderenti alle pareti ed infine da ossa, impronte e segni di unghiate di orso delle caverne.
Le prime interpretazioni proponevano che le impronte umane fossero state lasciate dall’uomo di Neanderthal che sarebbe entrato nella grotta per cacciare gli orsi e che le palline di argilla attestassero antiche pratiche rituali. Tale scenario è stato messo in discussione a partire dagli anni ’80 ma è solo grazie ai risultati di una recente ricerca multidisciplinare che è stato possibile dare forma ad una ricostruzione meglio fondata degli eventi ed anche a documentare un avvenimento straordinario costituito dalla frequentazione della grotta da parte di un gruppo di bambini intorno a 14.000 anni fa.