Nella collana editoriale “I Tempi e le Forme“ del Progetto di Eccellenza del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, si segnala l’uscita del volume a cura di Alessandro Buono e Matteo Giuli dal titolo “Archivi del mondo moderno. Pratiche, conflitti, convergenze.”, Carocci, Roma, 2021.
Abstract
Il volume – frutto del convegno tenutosi a Pisa nel 2019 nell’alveo del progetto di eccellenza “I tempi delle strutture. Accelerazioni e resilienze: tempi e concetti della modernizzazione” affronta il nesso tra la genesi degli archivi e il concetto di modernità. Nel solco del cosiddetto archival turn e in un’ottica non eurocentrica e non Stato-centrica, i vari contributi adottano una prospettiva attenta alle pratiche di archiviazione, ovvero all’archivio non inteso semplicemente come pubblica istituzione o come deposito di fonti del passato, ma come luogo e oggetto sorto dall’insieme delle attività di produzione, sistemazione e gestione dei “manufatti della scrittura”.
Suddivisi in tre parti (Libri recenti, Archivi del mondo, Nuove frontiere), i saggi, spaziando dall’Età moderna a quella contemporanea, dall’Europa napoleonica all’America spagnola e all’Africa portoghese, ripercorrono l’organizzazione degli archivi ecclesiastici e ricostruiscono le vicende che hanno inciso sulla storia degli archivi ottomani, sulle fonti orali dei movimenti studenteschi italiani del 1968 e sulla documentazione digitale legata alla recente esperienza delle “primavere arabe.