Il riconoscimento di “Flagship Initiative” va a MUSEIA per il progetto “Università Musei Pubblici” e al progetto “TESSITURE”
Integrazione degli stakeholder esterni, internazionalizzazione della formazione, inter- e transdisciplinarietà e coinvolgimento degli studenti, sono questi i 4 criteri che il Think and Do Tank di Circle U. ha preso in considerazione per selezionare i progetti di didattica innovativa promossi nell’ambito dell’Alleanza Universitaria che vede l’Università di Pisa a fianco di altri 8 prestigiosi atenei europei.
Tra i tre progetti selezionati dell’Ateneo pisano, due sono stati promossi dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, ottenendo il riconoscimento di “Flagship Initiative in Education”:
MUSEIA – Laboratorio di cultura museale del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, è stato selezionato per il Progetto speciale per la didattica “University Public Museums: communication products for the National Museums of Pisa” (responsabile scientifico: Antonella Gioli), svolto in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Toscana del Ministero della Cultura. Il progetto si è svolto in due edizioni: la prima nel 2019 con il Museo Nazionale di San Matteo, la seconda nel 2020-21 con il Museo Nazionale di Palazzo Reale. Seguendo i principi formativi del “learning by doing”, con una forte interazione tra studenti di curricula ed età diversi e con il personale dei due musei, il progetto ha portato alla ideazione, sviluppo, realizzazione di prodotti di comunicazione per i due musei rivolti a pubblici diversi: dal visual design a materiale promozionale, dai pannelli e fogli di sala alle brochure generali e tematiche a quelle per bambini, dalle installazioni multimediali al fumetto.
TESSITURE. Fonti e metodi per una lettura trasversale e culturale delle sfide del presente e del passato, progetto speciale per la didattica del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere (responsabili scientifici: Caterina di Pasquale, Renata Pepicelli, Chiara Tognolotti e Chiara Barbati) ha proposto un percorso didattico transdisciplinare che ha unito l’antropologia culturale, la storia del cinema, l’islamistica, la storia e la cultura dei paesi arabi e dell’Iran suggerendo chiavi di lettura critiche e olistiche su temi e casi culturalmente densi e storicamente emblematici. Filo rosso del progetto è stato un cineforum corredato da incontri laboratoriali e seminariali di approfondimento, una cornice entro la quale si è sviluppato un progetto di studio transdisciplinare che ha visto protagonisti studenti e studentesse. Con la partecipazione di importanti studiosi delle Università di Pisa, Milano e Liverpool, nonché esperti esterni come scrittori, giornalisti e ricercatori indipendenti, il progetto si è trasformato in un’arena aperta per discutere la pluralità di strumenti, metodi e fonti della ricerca umanistica.