La cerimonia di conferimento dei distintivi si terrà all’apertura del nuovo anno accademico
Si sono concluse il 27 luglio le elezioni dei Soci Nazionali, Corrispondenti e Stranieri dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra i nuovi soci nominati dall’Accademia c’è il Professor Alberto Mario Banti del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, nominato socio corrispondente nella classe di Scienze morali, storiche e filologiche – CATEGORIA IV (Storia e Geografia Storica e Antropica).
Il conferimento del distintivo avverrà nel corso della cerimonia di apertura dell’anno accademico 2022-2023 dell’Accademia.
Il professor Alberto Mario Banti, nato nel 1957 a Pisa, si è laureato in Lettere all’Università di Pisa nel 1980. Successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia e Civiltà all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. Dal 1992 insegna Storia contemporanea all’Università di Pisa. Ha ricoperto diversi prestigiosi ruoli accademici internazionali: nel 1995 è stato professore ospite presso l’Università di Girona, in Spagna; nel 1999 è stato Professeur invité presso l’École normale supérieure di Parigi. Nel semestre primaverile del 2021 è stato titolare della Cattedra De Sanctis presso il Politecnico Federale di Zurigo.
Nel 2006 la Sissco (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea) ha premiato il suo libro L’onore della nazione. Identità sessuali e violenza nel nazionalismo europeo dal XVIII secolo alla Grande Guerra come miglior libro di argomento storico contemporaneistico pubblicato nel 2005. Fra i suoi libri: La nazione del Risorgimento (Einaudi, 2000); Il Risorgimento italiano (Laterza, 2004); L’età contemporanea. Dalle rivoluzioni settecentesche all’imperialismo (Laterza, 2009); L’età contemporanea. Dalla Grande Guerra a oggi (Laterza, 2009); Sublime madre nostra. La nazione italiana dal Risorgimento al fascismo (Laterza, 2011); Wonderland. La cultura di massa da Walt Disney ai Pink Floyd (Laterza, 2017); La democrazia dei followers. Neoliberismo e cultura di massa (Laterza, 2020).
Fonte: Università di Pisa