Diretta dalla prof.ssa Renata Pepicelli, la collana è un prodotto di Astarte Edizioni
Raccontare voci, lotte, soggettività e istanze di genere, spesso sconosciute o fraintese, che attraversano le società del Mediterraneo, del Nord Africa e dell’Asia sud-occidentale, da una prospettiva femminista e decoloniale: è questo l’intento con cui nasce “Manifesta“, la nuova collana editoriale diretta da Renata Pepicelli, docente di Islamologia e Storia del mondo arabo contemporaneo presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, e pubblicata da Astarte Edizioni, casa editrice indipendente e primo spin-off umanistico dell’Università di Pisa.
Con tre pubblicazioni già prossime all’uscita, la collana racconta le molteplici esperienze di donne, soggettività LGBTQ+, mascolinità in trasformazione e lotte (trans)femministe, come lenti attraverso cui leggere e comprendere i profondi cambiamenti in atto nella realtà contemporanea, superando stereotipi patriarcali e orientalisti.
Ad affiancare il lavoro della casa editrice in questo progetto, c’è un comitato scientifico composto da Ersilia Francesca, Rassa Ghaffari, Valentina Marcella, diretto dalla prof.ssa Renata Pepicelli.
Manifesta: prossime uscite
La prima uscita che inaugurerà la collana a marzo 2023, è il volume di Silvia Abbà, ex studentessa del Corso di laurea in Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, “Se il mio posto è ovunque. Pratiche di dissenso e liberazione delle donne in Iraq”, dedicato ai movimenti femministi iracheni, in collaborazione con Un ponte per.
Seguirà il libro di Rassa Ghaffari “Strade iraniane. Generi, generazioni, proteste”, che ci porterà nell’attualità delle manifestazioni che si stanno svolgendo in Iran, e il volume di Deniz Nihan Aktan “Turchia queer. Storia, correnti e movimenti”, che tratterà la storia dei movimenti LGBTQIA+ in Turchia dalla fine dell’Ottocento a oggi.
Per informazioni: astarteedizioni.it