Al via il progetto di eccellenza 2023-2027 del Dipartimento

Doppio appuntamento con l’eccellenza per il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, che martedì 21 marzo presenterà alla stampa il bilancio del progetto di eccellenza 2018-2022, finanziato complessivamente con circa 8 milioni di euro e che ha portato all’assunzione di diversi docenti e giovani ricercatori, e illustrato il progetto di eccellenza per il quinquennio 2023-2027, finanziato dal MUR con una cifra che potrà variare da circa 5 a 8 milioni di euro.

Il Dipartimento è stato riconosciuto fra i 180 di eccellenza in Italia, a testimonianza della qualità della ricerca umanistica che si svolge a Pisa, in particolare nelle discipline storiche e filosofiche.

Alla conferenza di presentazione, moderata dal professor Adriano Fabris, presidente della Commissione sulla Terza Missione, interverranno il Direttore professor Collavini, l’ex Direttore Pierluigi Barrotta, il Prorettore alla Didattica, Giovanni Paoletti, il Delegato per la Promozione della ricerca nel settore delle scienze sociali e umanistiche, Federico Cantini, e la Presidente della Commissione comunicazione, Chiara Tommasi. Partecipano anche tre giovani studiosi reclutati grazie al finanziamento del precedente Dipartimento di eccellenza: Francesco Marchesi, assegnista di ricerca e professore a contratto che si occupa del rapporto tra politica e storia e Maria Cristina Rossi, che è rientrata a Pisa dalla Germania con un contratto da ricercatrice nel settore della paleografia latina.

Il progetto scientifico del quinquennio 2018-2022, dal titolo “I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento (nello spazio euro-mediterraneo), era  articolato in quattro linee di ricerca che andavano dall’antichità al mondo contemporaneo. Oltre a essere stato sviluppato attraverso l’organizzazione di convegni, iniziative scientifiche e culturali e la pubblicazione di 13 volumi nella specifica collana inaugurata da Carocci, il progetto di eccellenza ha permesso al Dipartimento di assumere personale, professori associati e ricercatori, e di offrire nuove opportunità ai giovani ricercatori, per esempio attraverso il conferimento di 16 assegni di ricerca.

Il tema del nuovo progetto, Un senso nel disordine. Praticare la complessità, prevede un percorso di condivisione con altri ricercatori e soprattutto il coinvolgimento della società civile, dedicandosi a sviluppare programmi di educazione e diffusione culturale, oltre a essere in linea con diverse delle mission del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e degli obiettivi sostenibili promossi dalle Nazioni Unite. La collaborazione fra discipline diverse e il coinvolgimento di partner nazionali e internazionali permetterà di rafforzare il ruolo del Dipartimento all’interno di una partnership globale per lo sviluppo sostenibile che porti in particolare allo sviluppo di una visione culturale globale e dia un contributo concreto alle trasformazioni che la società sta vivendo.

 

photo credits: https://www.flickr.com/photos/pedrosimoes7/39617283601

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