Dal 26 giugno al 21 luglio 2023 l’Università di Pisa ha condotto la XVIII campagna di scavo archeologico presso il sito di San Genesio (San Miniato, Pisa). L’indagine, diretta dal Professor Federico Cantini (cattedra di archeologia medievale dell’Università di Pisa), ha coinvolto studenti triennali, magistrali, specializzandi e dottorandi dell’Ateneo pisano, che hanno avuto la possibilità di compiere numerose attività, come lo scavo archeologico, la documentazione scritta e fotografica e il primo trattamento dei reperti rinvenuti.
L’indagine si è concentrato nella porzione immediatamente ad est delle absidi della chiesa (fig. 1, Area 49000) e più nello specifico nell’area 49000, già parzialmente esplorata nelle precedenti campagne di scavo. Si tratta di uno spazio generalmente destinato alle sepolture, come, del resto, ha dimostrato quanto rinvenuto.
Si tratta di un cospicuo numero di sepolture, di varia tipologia. In particolare, sono stati scoperti 30 individui (figg. 2 e 3) deposti in semplici fosse nel terreno (databili dal pieno X al XII secolo d.C.), 2 all’interno di un cassone in pietra posizionato nei pressi dell’abside minore meridionale (di cui segue l’andamento) e 1 all’interno di cassone in laterizi (fig. 4), realizzato in asse con l’abside maggiore (prima metà del XIII secolo d.C.). L’affollamento dell’area esterna alle abisdi, considerato luogo privilegiato di seppellimento, ha portato ad una continua sovrapposizione delle sepolture: le inumazioni più recenti hanno spesso intercettato e parzialmente sconvolto quelle più antiche; inoltre, sono stati documentati momenti di riorganizzazione dell’area cimiteriale che hanno previsto la stesura di strati di terra.
Figg. 2-3-4, Sepolture Area 49000
Si è potuto anche documentare alcune stratigrafie altomedievali, testimoniate da una buca di palo e da una trincea: successive indagini potranno fornire ulteriori dati anche su questa fase di utilizzo dell’area.
I materiali rinvenuti, tra cui resti antropologici e ceramici, sono oggetto di attività laboratoriali e sono stati campionati per effettuare analisi archeometriche, come datazione al C14 e studio degli isotopi stabili.
Il presente progetto è stato cofinanziato dall’Università di Pisa nell’ambito di ProArcheo 2023 – Bando per il cofinanziamento delle Ricerche archeologiche dell’Università di Pisa, e dal Comune di San Miniato.