Filosofia al cinema 2025 – Edizione primaverile

A metà aprile torna la rassegna in collaborazione con il Cinema Arsenale

Dopo il successo dell’edizione autunnale, torna la rassegna “Filosofia al cinema”, promossa dal Corso di Studi Aggregato in Filosofia e Filosofia e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Cinema Arsenale.

La rassegna, che prevede cinque proiezioni, intende mostrare l’affinità esistente tra il mondo delle arti cinematografiche e quello della filosofia, presentando i singoli film secondo uno sguardo eminentemente filosofico.

A fare da fil rouge a questa edizione sarà il tema della natura. Ogni pellicola offrirà lo spunto per riflettere su aspetti diversi di tale concetto: dal rapporto tra l’essere umano e l’ambiente al confronto tra il ritmo del mondo naturale e quello del mondo civilizzato; dalla crisi ecologica alla natura come metafora di una condizione esistenziale, fino all’opposizione tra il naturale e l’artificiale.

Anche in questa edizione l’introduzione dei film sarà affidata a studentesse e studenti del Corso di Studi aggregato in Filosofia e Filosofia e Forme del Sapere dell’ateneo pisano, che daranno vita a delle presentazioni a più voci. Complessivamente saranno dieci le relatrici e i relatori che si avvicenderanno prima delle proiezioni.

La rassegna si rivolge alla comunità studentesca e alla cittadinanza e si terrà dal 10 aprile al 14 maggio presso il Cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci 2, Pisa), con inizio delle presentazioni alle ore 20:30.

Studenti e Studentesse dell’Università di Pisa potranno fare gratuitamente la tessera associativa e pagheranno un biglietto ridotto di 5 euro.

Il prezzo di ingresso al pubblico è di 6 euro (intero).

Cinque film a tema natura

La rassegna primaverile di “Filosofia al cinema” si aprirà giovedì 10 aprile con la proiezione di The Cave of Forgotten Dreams di Werner Herzog, introdotto da Maria Cristina Capaccioli e Simone Ghiraldi, entrambi studenti magistrali. Soltanto un’ora di tempo per documentare l’interno della grotta Chauvet, fra luci e ombre. I limiti posti al regista sono i limiti entro cui la grotta può essere indagata: solo nel rispetto del limite è possibile fare esperienza di essa e del suo fascino.

Per il secondo appuntamento, in programma per mercoledì 16 aprile, la proiezione di Nomadland di Chloé Zhao sarà introdotta da Chiara Colizzi, studentessa triennale, e Emma Virgilio, studentessa magistrale. A partire da una denuncia di dinamiche lavorative alienanti e volte al mero profitto, il film mette in scena la scoperta di una dimensione comunitaria che segue il ritmo della natura. Dopo il crollo economico di una città del Nevada rurale, la protagonista Fern (Frances McDormand) carica il suo furgone ed esplora una vita non convenzionale immersa nel vasto paesaggio del West americano. Nel film, la natura non fa solo da contorno ma è parte attiva e vivente che diviene dimensione allegorica della vita stessa.

Martedì 29 aprile sarà la volta de Le meraviglie di Alice Rohrwacher, introdotto dalla riflessione di Lorenzo Pistillo, studente triennale, e Gianluca Tessa, studente magistrale. La natura si pone per Alice Rohrwacher come il medium perfetto per parlare di sé, della propria vita e della propria storia personale. La natura, come la fiaba di cui il film indossa gli abiti stilistici, viene paragonata alla tradizione, intesa come la “seconda natura” che ci costituisce, sia affermandola che negandola.

Il quarto appuntamento, mercoledì 7 maggio, vedrà la presentazione de Il male non esiste di Ryusuke Hamaguchi, introdotto da Vittoria Mariaeugenia Salce, studentessa triennale, e Francesco Salvadori, studente magistrale. La storia si sviluppa all’interno di un piccolo paese del Giappone, il cui equilibrio è turbato dal progetto di un’azienda di spettacolo che intende costruire un glamping nel bosco circostante. Da questo incontro emerge una chiara incompatibilità tra la visione di una natura come opportunità da sfruttare in ottica di profitto e l’idea di vita degli abitanti, improntata invece al rispetto e alla protezione dell’ambiente che abitano e di cui si prendono cura.

A chiudere il ciclo, mercoledì 14 maggio, saranno la proiezione di Nausicaä della Valle del vento di Hayao Miyazaki e l’introduzione di Gabriella D’Angelo, studentessa triennale, e Alberto Urso, studente magistrale. Il film funge da strumento di ripensamento sull’ordine umano. Le azioni, le parole, i fini che l’essere umano persegue molto spesso si pongono in contraddizione con la Natura. Essa è intesa come origine dell’essere umano, ma anche come ciò che quest’ultimo è costantemente chiamato a ripensare. Ciò non può che stimolare una riflessione non solo politica, ma anche filosofica sulla natura umana.

 

Per ulteriori informazioni su costi e orari, si rimanda al sito del Cinema Arsenale: www.arsenalecinema.com.

Torna in cima