Il trauma coloniale. Indagine psicopolitica della colonialità in Algeria

Presentazione del libro di Karima Lazali presso la Biblioteca Franco Serantini

Mercoledì 30 novembre 2022, alle ore 18:00 presso la Biblioteca Franco Serantini di Pisa (via G. Carducci, loc. La Fontina, 13) si terrà la presentazione del libro di Karima LazaliIl trauma coloniale. Indagine psicopolitica della colonialità in Algeria” (Astarte Edizioni 2022).

Alla presentazione interverranno la traduttrice Barbara Sommovigo (docente di letterature francofone, Dip. Filologia, Letteratura e Linguistica) e Renata Pepicelli (docente di Islamistica, Dip. Civiltà e Forme del Sapere).

Dopo la presentazione, seguirà un intervento a cura di Elena Franchini (Sistema Bibliotecario di Ateneo, Biblioteca Franco Serantini) nel quale verrà presentato il fondo librario donato da René Gallissot, storico, specialista del Maghreb coloniale, professore emerito presso l’Università di Parigi-VIII e presidente dell’Istituto Maghreb-Europa.

Il trauma coloniale

Primo volume della collana Dimensioni e prospettive, inaugurata dalla casa editrice Astarte Edizioni per accogliere testi dedicati alla ricerca storica nell’ambito dello spazio mediterraneo, “luogo” di incontri, scontri e contaminazioni culturali, Il trauma coloniale è un testo di teoria psicoanalitica che indaga gli effetti della colonizzazione algerina sulla psiche e sul corpo delle popolazioni colonizzate, anche sul lungo termine.

L’autrice Karima Lazali unisce la propria esperienza di psicoanalista attiva in Francia e Algeria e la propria sensibilità politica alla ricerca storica, alla riflessione antropologica e alla teoria politica. Sulla scorta di autori e autrici di teoria e prosa letteraria, di studi psicoanalitici e storici, di scavo nell’archivio dell’attualità giornalistica, Lazali consegna al pubblico un testo ricco e complesso. Il trauma coloniale getta una nuova luce sul modo in cui la storia coloniale ha segnato le soggettività postcoloniali contemporanee, ma parla anche di quanto i paradigmi che reggono la colonialità sopravvivano nei sistemi politici che si pretendono democratici. Rendendo giustizia alle vittime della colonizzazione e della ricostruzione dello Stato algerino, l’autrice ingaggia un corpo a corpo psicoanalitico con la storia, con la letteratura e con la pubblicistica, nel tentativo di riaprire un dialogo impossibile sul tabù di una storia cristallizzata.

Il libro sul sito dell’editore


Informazioni e contatti

anita.paolicchi@cfs.unipi.it

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