Incontro del Corso di Storia contemporanea I
Martedì 16 maggio 2023 alle ore 16:00 nell’aula SR A1 del Polo San Rossore 1938 (via Risorgimento, 19 o via Nicola Pisano, 40) e online via Teams, si terrà la presentazione del libro di Raffaele Romanelli “L’Italia e la sua Costituzione. Una storia” (Laterza 2023).
Discutono il libro:
- Stefano Bartolini (Istituto Universitario Europeo)
- Saulle Panizza (Università di Pisa)
- Paolo Pezzino (Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”)
Coordina l’incontro il prof. Gianluca Fulvetti (Università di Pisa).
Sarà presente l’autore.
La presentazione si terrà in presenza a Pisa al Polo San Rossore, con la possibilità di collegarsi a distanza tramite piattaforma Teams: https://cfs.unipi.it/c/230516-romanelli
L’incontro rientra nell’ambito del corso di Storia contemporanea I (Proff. Gian Luca Fruci e Gianluca Fulvetti).
La Costituzione del 1948, la ‘Costituzione più bella del mondo’, ha compiuto 75 anni. Che giudizio diamo del servizio che ha reso al paese? E soprattutto, quali sono i punti critici che la storia ha messo in luce? Uno dei più autorevoli storici italiani restituisce corpo alle regole che governano il nostro paese, ai principali attori sulla scena politica e sociale e soprattutto a quella ‘costituzione invisibile’ nella quale si esercitano istituzioni, pratiche, poteri, valori.
Senza dubbio, la Costituzione repubblicana ha contribuito a costruire l’Italia e a darle la sua forma attuale. Al tempo stesso, però, il nostro paese l’ha utilizzata e interpretata secondo le proprie necessità, mutate nel tempo, e le proprie identità. Nella matrice originale della Carta operano ‘più valori che norme’: i valori sociali delle maggiori forze in campo, cattoliche e social-comuniste, dettano l’agenda, sovrastando le culture liberaldemocratiche delle varie ‘terze forze’. Negli anni si susseguono e puntualmente falliscono i tentativi di riformare la Costituzione, mentre si compie il ciclo della nascita e morte dei partiti, attraverso il terremoto di fine Novecento e l’affermazione di nuovi movimenti. Al sistema elettorale proporzionale subentra allora il fascino del maggioritario e, con esso, anche l’eterna paura del tiranno, dell’uomo solo al comando. Intanto l’arretramento dello Stato e la fine dei partiti hanno fatto emergere nella società civile e nella politica nuove costellazioni di interessi e di poteri, economici, territoriali, sociali, rafforzando antichi e nuovi ‘corporativismi’. Sempre più incisivo, si afferma il ruolo esercitato nell’indirizzare le sorti del paese dal diritto, dai diritti, dalla magistratura e dalla Corte costituzionale.
Raffaele Romanelli, storico, ha insegnato presso l’Università di Pisa, l’Istituto Universitario Europeo di Firenze, la Sapienza Università di Roma e la Luiss Guido Carli. Socio fondatore della Società per lo Studio della Storia Contemporanea (Sissco), ne è stato presidente dal 1999 al 2003. Ha fatto parte della redazione di “Quaderni storici” e ha diretto il Dizionario Biografico degli Italiani dell’Enciclopedia Italiana. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Duplo movimento. Ensaios de História(Livros Horizonte 2008); Importare la democrazia. Sulla costituzione liberale italiana (Rubbettino 2009); Gli imperi nell’età degli stati in Impero, imperi. Una conversazione (a cura di, L’ancora del Mediterraneo 2010); Ottocento. Lezioni di storia contemporanea (Il Mulino 2011); Novecento. Lezioni di storia contemporanea (Il Mulino 2014); Nelle mani del popolo. Le fragili fondamenta della politica moderna (Donzelli 2021).
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