Lunedì 6 e martedì 7 dicembre 2021, presso il Centro Congressi Le Benedettine (Piazza San Paolo a Ripa d’Arno 16, Pisa) si terrà il Convegno “Voci da piccoli mondi: le eredità toscane di Nuto Revelli”, organizzato dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, in concerto con la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo.
Tutti gli interessati potranno seguire il seminario a distanza su piattaforma Teams, utilizzando il link: https://www.cfs.unipi.it/c/211206-voci-da-piccoli-mondi.
Il convegno verrà trasmesso in diretta sulla pagina facebook di Dipartimento.
Convegno “Voci da Piccoli Mondi”
Nuto Revelli è stato un intellettuale di grande importanza nella seconda metà del Novecento: membro di spicco di una generazione cresciuta nel progetto di costruire una storia dal basso, di dar voce ai “vinti”, ai ceti subalterni e popolari, restituendo attraverso racconti di gente comune la concezione popolare del mondo e della vita. Le sue opere rappresentano da un lato piccoli capolavori letterari, per il modo in cui restituisce attraverso una peculiare scrittura l’oralità popolare; all’altro lato, il documento prezioso di piccoli mondi e di culture locali che senza tali opere non avrebbero lasciato traccia.
Nel 2019, centenario della nascita, una rete di studiosi toscani di demologia e storia orale ha iniziato a riflettere – in collaborazione con la Fondazione Revelli di Cuneo – sulle eredità del suo lavoro. In particolare, sul modo in cui in Toscana sono stati declinati i progetti revelliani relativi alla documentazione delle voci popolari: e sui mutamenti di contesto storico-culturale (fra tutti, la diversa declinazione del concetto di “popolo” o di quello di “voci dei vinti”) che connotano oggi quegli obiettivi con significati così diversi.
Questo convegno, con un ritardo dovuto al lockdown da Covid-19, intende rappresentare una sistematizzazione di quelle riflessioni.
Un omaggio a Revelli, certo, ma anche e soprattutto il tentativo di usarlo per meglio comprendere sia la storia che le problematiche attuali delle politiche toscane relative alla valorizzazione delle culture locali e popolari.
Programma
Sessione 1, ore 15:00
Introduce e modera Caterina Di Pasquale (Università di Pisa)
Saluti istituzionali
Pietro Clemente (Università di Firenze), Il mondo dei vinti: contadini e cultura popolare in Italia
Paolo De Simonis (Simbdea), Canone inverso: intellettuali, contadini e cultura popolare in Toscana dall’Ottocento ad oggi
Fabio Dei (Università di Pisa), Dal folklore al patrimonio intangibile: cesure paradigmatiche nelle politiche della cultura popolare
Antonio Fanelli (La Sapienza Università di Roma), Cultura popolare e politiche locali: il caso toscano
Igor Vazzaz (La Serpe d’oro), Popolare contemporaneo: aporie e prospettive pratiche tra teatro e musica
Neri Binazzi (Università di Firenze), “Vinti” di Toscana: rappresentazioni e testimonianze
Sessione 2, ore 9:00
Introduce e modera Emanuela Rossi (Università di Firenze)
Fabrizio Franceschini (Università di Pisa), Le arti della parola nella cultura popolare toscana
Claudio Rosati (Simbdea), Una geografia dei musei della cultura popolare in Toscana
Antonella Tarpino (Fondazione Revelli), Memorie del magico nelle campagne di Nuto Revelli. Masche, ostetriche, preti
Dario Nardini (Università di Pisa), Il progetto del “Lessico del patrimonio culturale intangibile in Toscana”
Matteo Aria (La Sapienza Università di Roma), Trasformazioni e continuità nelle condivisioni comunitarie contadine toscane dagli anni Settanta a Oggi
Alexander Koensler (Università di Perugia), La rivincita dei vinti? Comprendere i movimenti per la sovranità alimentare nell’Italia centrale
Pietro Meloni (Università di Perugia), Neoruralismo e gentrification nella campagna toscana contemporanea
Sessione 3, ore 15:00
Introduce e modera Fabio Dei (Università di Pisa)
Tavola rotonda: I “mondi dei vinti” e le politiche della cultura popolare
Partecipano: Beatrice Verri (Fondazione Revelli), Marco Revelli (Università di Torino),Federico Eligi (Consiglio Regionale della Toscana), Pietro Clemente (Università di Firenze).
Dibattito generale
Informazioni e contatti