La tradizione di studi orientalistici all’Università di Pisa è una delle più antiche in Europa: risale al 1620 l’insegnamento di lingue orientali (arabo, siriaco ed ebraico), tenuto nel corso del tempo da prestigiosi orientalisti levantini come Abramo Ecchellense e Pietro Benedetti (ovvero Ibrahim al-Haqili e Butros Mubarak) e da insigni ebraisti come Cesare Malanima e risale al 1826, primo al mondo, quello di Egittologia, tenuto da Ippolito Rosellini.
Questo corso di laurea magistrale consente agli studenti, già in possesso di una laurea triennale e dei requisiti richiesti per l’accesso, di approfondire lo studio dell’archeologia, delle lingue, delle scritture e della storia delle civiltà dell’Egitto, Vicino e Medio Oriente, inclusa l’area caucasica (Armenia).
La presenza di convenzioni internazionali permette, per determinati settori, di integrare o completare la formazione specialistica all’estero, nelle istituzioni universitarie e presso gli enti di ricerca e centri con cui sussistano accordi.
Accanto ai corsi attivati di anno in anno tra quelli previsti dal Regolamento della Laurea Magistrale in Orientalistica, gli studenti possono approfondire e integrare la propria formazione attraverso la partecipazione ai seminari e alle altre attività connesse alle ricerche dei singoli docenti del Corso di Laurea.
Le molteplici attività di scavo presenti nelle aree interessate dal Corso, a cura dei docenti che ne fanno parte, consentono inoltre agli studenti la possibilità di integrare la formazione teorica con esperienze sul campo.