Nell’anno accademico 2001-2002 l’Università di Pisa ha attivato il corso di laurea triennale in Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti e alcuni anni dopo anche la laurea magistrale in Scienze per la pace: trasformazione dei conflitti e cooperazione allo sviluppo.
Nel progetto culturale del corso di laurea la Pace non è interpretata come una Scienza. L’obiettivo è infatti quello di dotare gli studenti di una formazione interdisciplinare necessaria a comprendere il contributo delle Scienze alla gestione del conflitto e alla costruzione della pace stessa, oltre che alla promozione di un contesto socio-istituzionale in grado di ridurre i costi sociali legati al conflitto e di favorire il benessere.
Il corso di studi si propone di fornire strumenti adeguati a muoversi in realtà complesse, formando laureati e laureate in grado di progettare e collaborare ad interventi negli ambiti della promozione della pace, della giustizia sociale e ambientale, del contrasto alla violenza e al terrorismo, della solidarietà sociale, della inclusione sociale, della mediazione e della risoluzione pacifica dei conflitti, della gestione delle emergenze.
Il percorso formativo è caratterizzato da quattro curricula che condividono un primo anno in comune:
- Peace Building
- Cooperazione e protezione civile
- Cooperazione umanitaria
- Regolazione pacifica dei conflitti e terrorismo (in collaborazione con l’Università di Brescia)
Caratterizzato da una forte interdisciplinarità e da una marcata apertura nazionale e internazionale, il corso di studi si presenta come corso interateneo, in collaborazione con l’Università di Brescia, e consente il conseguimento di un doppio titolo con l’Università di Paris-Dauphine.
L’interdisciplinarità si realizza inoltre attraverso una stretta collaborazione tra i dipartimenti di Civiltà e Forme del Sapere, Informatica, Scienze Politiche e Giurisprudenza.
Requisiti di ammissione e modalità di verifica
L’ammissione al corso di studi in Scienze per la pace: trasformazione dei conflitti e cooperazione allo sviluppo di studenti italiani o stranieri (comunitari ed extra-comunitari), con titolo straniero o italiano, è soggetta a un processo di valutazione atto ad attestare l’idoneità del candidato; tale processo si basa sull’accertamento dei requisiti curriculari e sulla verifica della adeguata preparazione dello studente, in considerazione degli obiettivi formativi specifici e del percorso formativo del corso di laurea magistrale.
Hanno accesso alla verifica della personale preparazione tutti gli studenti e le studentesse già in possesso di qualsiasi laurea triennale (o quadriennale del vecchio ordinamento) che nel loro percorso abbiano già acquisito almeno:
- 9 CFU nell’ area giuridica (IUS),
- 9 CFU nelle aree economiche (SECS-P e/o SECS-S),
- 6 CFU nell’area storico-antropologica (M-STO 01, 02, 03, 04; M- DEA 01)
- 6 CFU nell’area sociologica (SPS 07, 08, 09, 10, 11, 12)
- siano in possesso della certificazione di conoscenza della lingua inglese di livello almeno B1.
Una Commissione nominata dal Consiglio di Corso di studio verificherà, con le modalità indicate nel regolamento didattico del corso di studio, l’adeguatezza della preparazione personale di ciascun candidato e ciascuna candidata, anche avvalendosi di un colloquio personale.
L’esito della valutazione potrà essere:
- ammissione incondizionata,
- ammissione condizionata all’inserimento, nel piano di studi, di insegnamenti considerati indispensabili, secondo le indicazioni fornite dalla medesima Commissione,
- non ammissione motivata.