Monitoraggio Annuale
Il corso di laurea in Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti classe L37 si colloca nel panorama dei corsi di studio della stessa classe presente nel 2020 in tre Atenei dell’area geografica e in sette atenei a livello nazionale (uno in più rispetto alla rilevazione dell’anno precedente).
Gli avvii di carriera al primo anno (iC00a) nel 2020 registrano una lievissima flessione (41) rispetto al 2019 (46), rimanendo comunque sopra i 40. Gli iscritti (iC00d) nel 2020 sono 145 (erano 141 nel 2019) e questo conferma la tendenza positiva nel periodo di osservazione (2016-2020). Come già evidenziato nei precedenti esercizi di monitoraggio, i numeri degli avvii (iC00a) e quelli degli iscritti (iC00d) sono
sensibilmente differenti sia rispetto all’area geografica che al livello nazionale, questo a causa della peculiarità del cds che è un corso interdipartimentale.
Un punto di forza del cds è la attrattività (iC03) poiché la percentuale di iscritti al primo anno provenienti da altre Regioni è del 58, 5%, in lieve crescita rispetto al 2019 quando era del 56,5% in linea con le osservazioni degli anni precedenti.
La attrattività è testimoniata anche dalla percentuale di studenti iscritti al primo anno del corso (iC12) che hanno conseguito il precedente titolo di studio all’estero che anche nel 2020 è sensibilmente più alta della area geografica di riferimento e del contesto nazionale. Si rileva inoltre che è in crescita il numero di laureati che entro la durata normale del corso hanno acquisito almeno 12 CFU all’estero (iC11). Rispetto all’anno precedente è in diminuzione il numero di laureati entro la durata normale del corso (iC00g): erano 10 nel 2019, mentre sono 4 nel 2020, è in calo quindi la percentuale di laureati entro la durata normale del corso (ic02): 58,5% nel 2019, 36,4% nel 2020. In sensibile aumento è la percentuale di laureandi complessivamente soddisfatti del CdS (iC25) rispetto all’anno 2019 nel quale si era registrato
un calo. Con l’osservazione del 2020 il dato sulla soddisfazione torna in linea con i dati del 2018 e del 2019 e con la media dell’area geografica e del dato nazionale. Cresce la percentuale di laureati che si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso di studio (iC18): nel 2019 era il 68,8%, nel 2020 è del 72,7%. Si osserva che il dato è più alto sia dell’area di rifermento regionale che di quella nazionale.
I dati riferiti all’occupazione dei laureati (iC06, iCo6bis) hanno subito un peggioramento nell’ultimo anno di osservazione. In sintesi, il Cds nel corso del 2020 si è mantenuto abbastanza stabile considerando gli avvii di carriera e il numero di iscritti.
Si sono presentate una serie criticità rispetto alla regolarità delle carriere e alla occupabilità dei laureati, dati che sono peggiorati rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, bisogna tener conto dell’eccezionalità del periodo di osservazione che è coinciso con la pandemia di Covid 19. Per cui sia il peggioramento rispetto alla regolarità delle carriere che all’occupazione vanno letti tenendo conto dello scenario di crisi aperto dal Covid 19 e delle ripercussioni che ciò ha potuto avere sulla produttività degli studenti e sui livelli di occupazione.
Punti di forza del CDS rimangono l’attrattività a livello nazionale che continua ad essere superiore al 50%. Inoltre, riscontri positivi continuano a provenire dagli indicatori relativi alla internazionalizzazione.