La rivista

AGOGHÉ/ΑΓΩΓΗ

Nel 1997 nasceva la rivista «Contributi della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Pisa», con l’obiettivo di dare voce alle ricerche condotte dagli allievi della Scuola pisana, una delle prime in Italia, fondata nel 1970. Fin dall’inizio la rivista ha ospitato articoli su temi archeologici estremamente vari, dispiegati in un arco cronologico compreso fra la Preistoria e il Medioevo, in coerenza con i curricula previsti nella Scuola di Specializzazione: dalle ricerche sul campo (scavi e survey) alla storia dell’arte antica e agli aspetti metodologici della disciplina archeologica, caratterizzata in quegli anni da un profondo rinnovamento teorico e tecnologico.

Sette anni più tardi, nel 2004, la rivista fu rinnovata e potenziata, dietro l’impulso dell’allora Direttore della Scuola, Mario Benzi, diventando una rivista scientifica di più ampio respiro, aperta non solo agli studenti della Scuola di specializzazione, ma a qualunque studioso di Archeologia, italiano e straniero. Fu trovato un nuovo titolo, «ΑΓΩΓΗ» – termine che nell’antica Sparta indicava il rigoroso percorso educativo attraverso il quale i giovani venivano condotti ad essere adulti –, lasciando al sottotitolo «Atti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici» (come nel frattempo era stata ridenominata la Scuola) il compito di esplicitare il rapporto della rivista con la Scuola pisana. Anche la veste grafica fu profondamente trasformata: ispirandosi a quella di «FMR», l’elegante rivista d’arte dell’editore Franco Maria Ricci, la copertina divenne nera e fu decorata con la riproduzione grafica di una coppa del Pittore di Eretria (seconda metà del V secolo a.C., Parigi, Louvre G457), realizzata in arancione, come pure il lettering.

Oggi, a distanza di quasi vent’anni, «ΑΓΩΓΗ» si trasforma ancora, per adeguarsi alle nuove prospettive offerte dall’editoria digitale. Il titolo rimane invariato, a sottolineare la continuità di una tradizione ormai pluridecennale, ma i caratteri greci sono affiancati dalla traslitterazione in caratteri latini, per renderne più immediata la lettura a un pubblico ampio e di diversi ambiti disciplinari. Il cambiamento maggiore riguarda però la modalità di diffusione dei fascicoli, che sono pubblicati interamente a colori online in formato open access, allo scopo di garantirne la più ampia diffusione possibile. Il download della rivista in formato digitale è gratuito sul sito dell’Editore Pisa University Press e sulle piattaforme Torrossa e Simplicissimus Book Farm.

Tuttavia la rivista continua ad essere stampata anche in formato cartaceo, con la formula print-on-demand, per tutti coloro – studiosi e istituzioni – che preferiscono il fascicolo tradizionale.
Abbandonato il formato A4, la rivista è pubblicata nel più agile formato B5. La copertina, completamente ridisegnata, assumerà di volta in volta un colore diverso, in armonia con la tonalità dell’immagine a colori (tratta da uno degli articoli pubblicati nel fascicolo), che sostituisce il disegno della coppa del Pittore di Eretria. Cambia anche l’impaginazione degli articoli, con le immagini (tutte a colori), inserite nel testo per rendere più agevole la lettura: nei fascicoli stampati su carta, le immagini sono in bianco/nero nel testo e a colori in una serie di tavole fuori testo.
Nuove sono anche la struttura complessiva dei fascicoli e l’organizzazione degli articoli, che sono suddivisi in diverse sezioni. La prima riunisce contributi che ruotano intorno ad uno stesso argomento: questa parte ‘tematica’ è affidata ad uno o più curatori, che in un Editoriale illustrano il tema trattato. Quest’ultimo dà anche il titolo al fascicolo, che così si configura come una piccola monografia, dotata di ISBN, oltre che dell’ISSN della rivista. A questa prima sezione ne fanno seguito altre: i Materiali, dove sono pubblicati articoli di argomenti e ambiti cronologici diversi, non collegati fra loro, e le Notizie preliminari, destinati alla presentazione di brevi relazioni con le ultime novità scaturite da attività di ricerca sul campo ancora in corso.

«ΑΓΩΓΗ/AGOGHÉ» non dimentica il suo legame con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Pisa, nell’ambito della quale rimane un importante strumento didattico. In questa sede gli allievi della Scuola possono pubblicare i risultati del loro lavoro e contribuire alla redazione dei volumi. Allo stesso tempo, nella sua nuova veste, ΑΓΩΓΗ intende rafforzare la propria presenza nel dibattito scientifico, ospitando contributi originali su temi e con prospettive diverse di ricercatori italiani e stranieri.

Giugno 2023

Maria Letizia Gualandi
Federico Cantini
Anna Anguissola

Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere
Università di Pisa


Ultimo Numero

AGOGHÉ XIX
Edilizia urbana di età romana e tardoantica nel cuore del Mediterraneo: casi di studio
a cura di Antonino Facella

Il volume contiene i casi di studio relativi all’edilizia urbana di età romana e tardoantica nel cuore del Mediterraneo.

ISBN 978-88-3339-842-6
In copertina: Pompei, domus VII, 14, 5, veduta aerea.
Pubblicato nel mese di giugno 2023 da Pisa University Press – Polo Editoriale CIDIC – Università di Pisa

 

Rivista annuale

Direttore responsabile:
Federico Cantini, Professore ordinario di Archeologia cristiana, tardoantica e medievale dell’Università di Pisa.

Comitato scientifico:
Anna Anguissola, Andrea Augenti, Federico Cantini, Marco Cavalieri, Fabio Fabiani, Gabriele Gattiglia, Juan F. Gibaja, M. Letizia Gualandi, Alexander Heinemann, Niccolò Mazzucco, Simonetta Menchelli, Mark Pearce, Juan Antonio Quirós Castillo, Lisa Rosselli, Elisabetta Starnini, Emanuele Vaccaro, Salvatore Vitale.

Progetto grafico: M. Letizia Gualandi


Numeri precedenti

I, 2004

II, 2005

III, 2006

IV-V, 2007-2008

VI-VII, 2009-2010

VIII-IX, 2011-2012

XII-XIII, 2015-2016 – versione open access

XIV-XVIII, 2022 – versione open access


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