ARAM. ARcheologie dell’Abbandono sulla Montagna di Mezzo

Anno di inizio e fine
2022 - 2024
Stato
In corso
Tipologia
Progetti Regione ToscanaAntropologia Archeologia Beni Culturali
Responsabili
Gabriele Gattiglia (PA – Metodologia della Ricerca Archeologica)
Membri
Francesca Anichini (TA - Docente di Archeologia Contemporanea - Università di Pisa) Antonio Bartelletti (Parco Regionale Alpi Apuane) Salvatore Basile (assegnista di ricerca – Metodologie della ricerca archeologica – Università di Pisa) Marzia Bonato (Direttrice - Civico Museo Archeologico Camaiore) Maria Letizia Gualandi (PO – Archeologia Classica – Università di Pisa) Fabio Dei (PA – Antropologia Culturale – Università di Pisa) Caterina Di Pasquale (RTD-B – Antropologia Culturale – Università di Pisa) Michele Morabito (Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema) Giulia Picchi (Funzionaria SABAP-LUMS) Claudia Sciuto (RTD-A - Metodologia della ricerca archeologica – Università di Pisa) Debora Simonelli (Fondazione Terre Medicee) Nicola Trabucco  (TA – Docente di Montaggio Video – Università di Pisa) Andrea Ventura (Direttore - Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea ISREC)

Bando Assegni per la Cultura Regione Toscana

Le montagne di mezzo sono quelle aree, non propriamente collinari, ma nemmeno di alta quota, spesso considerate marginali, soggette a processi di spopolamento e abbandono, di cui la Toscana è ricca. Il progetto propone una ricerca archeo-antropologica finalizzata alla rigenerazione territoriale, in cui nuove mappe possano dare vita a esperienze di manutenzione collettiva, utilizzando come caso studio il territorio montano versiliese. ARAM produrrà una piattaforma online, liberamente accessibile, in cui confluirà il censimento delle informazioni archeologiche, dalla preistoria all’età contemporanea, e antropologiche -memorie degli abitanti e dei frequentatori della montagna. Il popolamento della piattaforma avverrà attraverso fasi di ricognizione, raccolta, digitalizzazione, analisi dei dati, prevedendo il coinvolgimento della cittadinanza nella creazione di nuove mappe di comunità tramite pratiche di crowdsourcing. La piattaforma integrata permetterà ai soggetti che operano sul territorio, di aggregare e riutilizzare le informazioni per creare nuove iniziative di rigenerazione territoriale e sviluppare progettualità sovralocali, antagoniste ai falsi localismi identitari.

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