Censimento e studio dei manoscritti in volgare illustrati conservati nelle biblioteche toscane

Anno di inizio e fine
2022 - 2024
Stato
In corso
Tipologia
Progetti di AteneoPaleografia Storia
Responsabili
Maria Cristina Rossi (Ricercatrice - Paleografia)
Membri
Antonino Mastruzzo, Cecilia Iannella, Alma Poloni, Marco Collareta

Il progetto intende intraprendere una prima indagine sistematica e completa dei manoscritti volgari illustrati prodotti in Italia tra XIV e XV secolo, iniziando dai codici conservati nelle biblioteche toscane, principalmente in quelle fiorentine.

Dal punto di vista materiale, sono manufatti di medie ambizioni e di costo contenuto, confezionati in ambito perlopiù artigianale o mercantile: manoscritti cartacei, di fattura modesta, in lingua volgare e scrittura mercantesca o ibrida, corredati di illustrazioni che si presentano come semplici disegni a penna, talvolta acquerellati, non necessariamente riconducibili a decoratori di professione o botteghe. Il repertorio di testi trasmessi da questi codici è vario ma circoscrivibile: narrativa letteraria e fantastica, cronache, traduzioni in volgare di testi latini o romanzi, raccolte liriche, racconti di viaggi.

Manoscritti di questo genere erano letti e commissionati dagli esponenti dei ceti produttivi urbani non educati al latino, che avevano bisogno di libri su cui basare la loro acculturazione letteraria, morale e tecnica; libri che fungessero, al tempo stesso, da strumento di autorappresentazione e promozione sociale.

Le fonti manoscritte sulle quali il gruppo di ricerca focalizzerà l’attenzione non sono state, finora, indagate a fondo nella loro organicità e complessità, forse perché pregiudizialmente percepite come di minore dignità letteraria ed estetica. Ma l’aspetto materiale e i circuiti di produzione consentono di distinguere nettamente tali manufatti da quei libri che sono invece espressione della cultura “alta”. I codici volgari illustrati si pongono, rispetto ai manoscritti di qualità più elevata, in un rapporto di complementarità, o subalternità, che sarà di volta in volta da indagare, ma anche in una dimensione di più o meno spiccata originalità.

Il nostro progetto si propone di studiare questi manoscritti in una duplice prospettiva: sia nella loro specifica materialità, sia come testimonianza dei valori culturali delle classi urbane tardo-medievali. Verrà innanzitutto costituito un corpus (auspicabilmente completo per l’area toscana) di manoscritti volgari illustrati, in modo da definire una base certa su cui fondare descrizioni, analisi e interpretazioni ispirate a nuovi criteri: le tradizionali analisi settoriali saranno superate intrecciando l’indagine codicologica e paleografica, la ricerca filologica, storico-artistica e sociale. La natura innovativa del progetto risiede proprio nel suo approccio interdisciplinare alla natura intrinsecamente composita delle fonti considerate: questa nuova prospettiva sarà meglio in grado di mostrare il potenziale ancora inedito di questi manoscritti come portatori di una complessa ma decifrabile visione del mondo, di una scala di valori propria di gruppi sociali che hanno sostenuto economicamente la crescita dell’Europa, ma che restano tuttora in gran parte sconosciuti in termini di patrimonio culturale e visivo, credenze e conoscenze.

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