2023 - 2025
In corso
Progetti nazionaliFilologia Paleografia Storia
Maria Cristina Rossi (UNIPI)
Antonino Mastruzzo, Enrica Salvatori (Università di Pisa) Giancarlo Abbamonte (Napoli Federico II) Isabella Lazzarini, Simone Marcenaro (Università del MOLISE) Ermanno Malaspina (Università di TORINO)
Le edizioni di testi classici e medievali rappresentano una parte essenziale della ricerca nelle scienze umane: un approccio multidisciplinare da parte di studiosi di filologia, paleografia, codicologia e studi storici dovrebbe fornire alla comunità scientifica testi affidabili per aprire una importante finestra sul passato. Negli ultimi anni è emersa una rinnovata attenzione per i documenti e i manoscritti, che tiene conto sia della loro materialità, sia del loro ruolo nella costruzione di una ‘cultura della scrittura’ occidentale ed europea. Questa attenzione per l’alfabetizzazione e per la comunicazione scritta è andata sempre più di pari passo con una crescente sperimentazione nel campo delle DH, con sperimentazione di edizioni digitali e implementazione e test di software: i confini di ciò che gli studiosi possono chiedere a un software e di ciò che un’edizione digitale può offrire loro si stanno allargando.
Il progetto RETI mira a diventare una parte innovativa di questo processo, sperimentando uno strumento informatico – EVT (Edition Visualisation Technology) – per produrre edizioni di documenti e testi antichi e medievali molto diversi tra loro. EVT è un software flessibile e open-source che è stato sviluppato presso le università di Pisa e Torino (che fanno parte del progetto RETI) e che si è già dimostrato efficace in alcuni casi specifici, ma il cui potenziale può essere ulteriormente implementato. Il progetto si concentra su un gruppo di quattro testi classici e medievali ancora del tutto o in parte inediti e per i quali un’edizione tradizionale su carta presenta limiti insormontabili (un’orazione di Elio Aristide, il Lucullo di Cicerone, la cronaca medievale illustrata di Alessandro Streghi, e 22 cosiddette “epistole fittizie” scritte tra il XII e il XV secolo). Questi esempi sono stati scelti con cura, sia per la loro ricchezza che per le loro profonde differenze. Tale varietà e complessità rappresenta un punto di forza del progetto: la diversità delle fonti scelte permetterà infatti alle nostre unità di ricerca di combinare competenze e contesti che molto raramente lavorano insieme; inoltre, consentirà di estendere le capacità degli strumenti informatici per rispondere alle più diverse esigenze editoriali (impaginazione, stratificazione testuale, stato della tradizione, presenza di apparati iconografici, ecc.). Coniugando un solido approccio tradizionale con le possibilità offerte dalle tecnologie informatiche, si intende inoltre dare un contributo concreto alla realizzazione di uno strumento al tempo stesso complesso e semplice da utilizzare.
Il risultato finale sarà molteplice: insieme all’edizione digitale dei quattro testi utilizzati come caso di studio, intendiamo fornire uno strumento e un modello per tutti gli studiosi impegnati nell’edizione di testi complessi. Allo stesso tempo, rendendo i risultati del progetto completamente open-access e disponibili online, raggiungeremo un vasto pubblico.