2022 - 2025
In corso
Progetti di AteneoArcheologia Beni Culturali Informatica
Gabriele Gattiglia (PA – Metodologia della Ricerca Archeologica)
Francesca Anichini (TA - Docente di Archeologia Contemporanea - Università di Pisa) Mirco Carrattieri (Direttore generale- ’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” Milano) Costanza Coppini (Assegnista di ricerca - Einstein Center Chronoi Berlino) Caterina Di Pasquale (Ricercatrice td_B – Antropologia Culturale – Università di Pisa) Jasper Eiden (PA – Storia del Vicino Oriente Antico – Università di Pisa) Laura Pollacci (Ricercatrice td -B – Informatica – Università di Pisa) Gianluca Fulvetti (PA – Storia Contemporanea – Università di Pisa) Alina Sirbu (PA – Informatica – Università di Pisa) Emanuele Taccola (TA – Università di Pisa) Nicola Trabucco (Tecnico laureato – Docente di Montaggio Video – Università di Pisa)
Le attuale crisi migratorie rappresentano solo l’ultimo capitolo della millenaria storia delle migrazioni forzate. Forced migrations e displacement hanno riguardato e riguardano milioni di persone in fuga da guerre, discriminazioni, crisi ambientali, politiche, economiche e umanitarie. A livello di singole discipline, quali l’archeologia, l’antropologia culturale, la storia contemporanea e, più di recente, la big data analytics, i migration studies hanno una lunga tradizione, ma solo raramente è stato fatto lo sforzo di uscire dalla parcellizzazione dei peculiari punti di vista.
Il progetto, sposando gli obiettivi del PNRR 2021-27 e più genericamente nel sedicesimo dei Sustainable Developments Goals delle UN, ha l’obiettivo di riconnettere i singoli segmenti di un tema complesso quale è la mobilità migratoria (come spostamento di popolazioni e singoli individui) nello spazio e nel tempo, a partire dalle sue tracce materiali e immateriali, attraverso una riflessione interdisciplinare. Unendo sguardi, metodi e competenze complementari, si ragionerà in modo inclusivo ed estensivo sulla complessità sociale e culturale di un fenomeno che nel tempo e nello spazio ha assunto forme e significati differenti.
Per fare questo si indagheranno tre differenti casi studio distinti per collocazione spaziale e temporale: (i) la migrazione forzata nel Kurdistan iracheno; (ii) lo spazio del movimento sulla Linea Gotica; (iii) le migrazioni contemporanee non documentate lungo il corridoio del Mediterraneo Centrale, applicando un approccio metodologico fortemente interdisciplinare in cui ogni disciplina contribuirà con le proprie competenze, muovendosi attorno ai concetti chiave di tracce materiali/immateriali e spazi/luoghi.
La centralità di questo argomento nel dibattito nazionale e internazionale, legato a macro-questioni come i legami tra migrazioni e colonialismo, migrazioni e globalizzazione, migrazioni e territori e ancora i processi di rinegoziazione delle identità migranti, le politiche, le pratiche e le poetiche legate alle migrazioni, per fare solo qualche esempio tra i molti possibili, rendono urgente sia uno sguardo integrato tra diverse discipline, sia la necessità di connotare il progetto con una forte valenza pubblica e sociale. Pertanto, il progetto dedicherà particolare attenzione al coinvolgimento degli studenti dell’ateneo, alla comunicazione e ai processi di restituzione scientifica dei risultati perseguendo approcci open e citizen science come quelli legati alla public archaeology e public history, ad esempio attraverso la creazione di web map liberamente fruibili e navigabili. L’insieme di queste azioni è mirato a sostenere una maggiore consapevolezza della complessità delle relazioni che costituiscono i fenomeni migratori, con un potenziale impatto sociale sulla costruzione di un patrimonio culturale “connettivo” che determini atteggiamenti positivi e sul miglioramento delle condizioni di inclusione e convivenza.